Domande e Risposte: Una Repubblica Veneta ?
Nuova sessione di domande frequenti: le cosidette F.A.Q.
11 gennaio, 2024 di
Domande e Risposte: Una Repubblica Veneta ?
Staff Repubblica Veneta
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Proponiamo una nuova serie di F.A.Q. le cosiddette "Domande di Sempre" ricordandovi la serie precedente, in tre puntate, del 2022 pubblicate [QUI] - [QUI] e [QUI]. In questa nuova carrellata di domande e risposte speriamo di aiutarvi ulteriormente a valutare in modo positivo e propositivo quanto stiamo attuando per il ripristino della piena sovranità della Repubblica Veneta. Per questa puntata desideriamo ringraziare per la collaborazione il Patriota Patrick Riondato e per la traduzione dall'inglese il Patriota Michel Tieuli.

Perché vuoi l'indipendenza delle Terre Venete e non del fu Regno Lombardo-Veneto ?

Il Lombardo-Veneto fu un'invenzione dell’impero austriaco di breve durata, con Milano come capitale.  Semmai possiamo usare l'etichetta “Lombardia Veneta” per indicare quei territori veneti che attualmente sono comprese nella regione italiana Lombardia..

Perché persegui l'indipendenza delle Terre Venete e non della “Padania” ?

L'indipendenza della presunta “Padania” violerebbe l'unità d'Italia perché il Piemonte e tutto il territorio milanese sono membri fondatori dello Stato italiano. Proprio da loro è nata l’Italia. Infatti, i tentativi (sempre falliti) di invadere il territorio veneto provenivano dal Sud Italia, ma anche dal Nord Italia. Togliere questi territori fondatori equivale a togliere una parte dell'Italia, significa cioè spezzarne l'unità. Ha ragione la Lega Nord quando definisce “Padania” il Nord Italia.

 

L’indipendenza della terra veneta non rompe l’unità d’Italia ?

L'Italia fu proclamata senza le Terre Venete. Le Terre Venete (n.d.r. il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, le province di Bergamo e Brescia) si aggiunsero più tardi, quando l'Italia si era già costituita nel 1860. Pertanto, l’esistenza dell’Italia non dipende dalle Terra Venete. Anche senza il territorio veneto l'Italia sarebbe ancora unita, come lo era prima dell'aggiunta dei Territori Veneti.

Oggi in Veneto vige la legge italiana. Questo non significa che il Veneto fa parte dell’Italia ?

No. Il fatto che, in un dato territorio A, si applichi la legge del territorio B non implica automaticamente che A faccia parte di B.  Il territorio A può essere soggetto di fatto alle leggi di B senza farne parte. Un punto chiaro nel caso sono le colonie.


Essendo annesse, le Terre Venete divennero comunque parte dell'Italia. Perché non prendi in considerazione questo ?

L'Italia ritiene che le Terre Venete siano una sua regione, ma l'annessione delle Terre Venete non fu legittimata né da una conquista militare, né da un voto democratico. L’Italia non ha vinto, hanno vinto i suoi alleati.  Per l'annessione fu necessario un referendum (il plebiscito), riconoscendo così che questa non era legittimata da alcun evento militare.  Allo stesso tempo, il voto del referendum (il plebiscito) non era né libero né segreto, quindi non era democratico. L'annessione, infatti, è avvenuta due giorni prima del voto, quindi non è stata nemmeno legittimata da un voto democratico.

 

Perché non consideri l'aspetto culturale e geografico? Togliendo il territorio veneziano si romperebbe l’unità politica della penisola italiana!

Attualmente tre Stati occupano la penisola italiana: la Repubblica Italiana, lo Stato della Città del Vaticano e la Serenissima Repubblica di San Marino. Di conseguenza, la penisola non è politicamente unificata. Ciò non dipende dal territorio veneto. La presa delle Terre Venete non rompe l'unità della penisola, perché la penisola non è unificata.  La confusione tra Italia politica e Italia geografica nasce perché è stato utilizzato il nome “Italia” (come nome di Stato), lo stesso nome impiegato per l'Italia geografica (cioè la penisola italiana). Come se la Spagna scegliesse per sé il nome Iberia e poi cercasse di giustificare l'annessione del Portogallo affermando: poiché il Portogallo fa parte dell'Iberia geografica (la penisola iberica), fa anche parte dell'Iberia (lo Stato).

 

Perché non prendete in considerazione il fatto che sulle vostre montagne sono morte molte persone, provenienti da diverse parti d’Italia ?

Quelle persone furono prelevate dalle loro terre e mandate a morire a migliaia di chilometri da casa, come quelli che furono inviati da Napoli a Sarajevo [n.d.r. le guerre balcaniche anni '90]. Erano vittime di uno Stato che, secondo le parole del suo Padre Fondatore Cavour, cercava la guerra per risolvere i propri problemi interni: «Aspiro una guerra con l’Austria per ragioni di ordine interno».  Quei morti non dimostrano che le Terre Venete appartengano all'Italia, ma vanno ricordati per aver combattuto al nostro fianco. La loro morte è da rimpiangere perché facevano parte di uno Stato che li mandava a morire lontano dalle loro case per risolvere i suoi problemi.  Bisogna anche ricordare tutti quei soldati italiani che l'Italia mandò a morire nella nostra terra, non per aiutarci, ma nel tentativo di annetterci. Essi non provano che le Terre Venete facciano parte dello Stato italiano (dimostrano anzi che queste devono essere prese con la forza), ma anch'esse furono vittime dello Stato italiano.

 

Perché ti chiudi nel passato ?

Per noi indipendenza significa riprendere il filo del nostro passato e collegarlo con il filo dei giorni che verranno. L’indipendenza non è il passato. Indipendenza significa essere liberi di riconnettere passato e futuro, superando il presente in cui ormai siamo bloccati.

Attraverso l'indipendenza delle Terre Venete, vorresti tornare a uno Stato la cui organizzazione è ormai superata dalle moderne conquiste culturali ?

Non è così! L'indipendenza di uno Stato è una nozione diversa dall'organizzazione di uno Stato. Scegliere l'indipendenza di uno Stato è diverso dal determinarne l'organizzazione. Per noi indipendenza significa libertà di valorizzare le conquiste giuridiche del nostro passato attraverso le conquiste giuridiche delle democrazie moderne. Poiché la Serenissima è sopravvissuta per oltre 1100 anni evolvendosi continuamente e potendo riformarsi costantemente, l'indipendenza significa per noi essere liberi di migliorare il nostro sistema in futuro.

Con l'indipendenza ti piacerebbe tornare in una terra veneziana sotto il dominio di una Venezia Dominante ?

Venezia prende il nome da Venetia, che fin dall'antichità indicava le Terre Venete. Venezia, come la Serenissima, fu una delle città venete che in un certo periodo storico ricoprì il ruolo di città Dominante e fu conosciuta nel mondo per la sua modernità, la sua cultura e il talento veneziano.  Venezia continua ad essere un punto di riferimento storico-culturale per noi Veneti di oggi, ed è ancora considerata la Capitale dei Veneti. Un moderno Stato veneziano, però, deve tenere conto del policentrismo delle attuali terre venete, che sono organizzate a “rete”. Di città e strade, di centri e relazioni economiche e sociali.

 

Perché vorresti separarti dall'Italia? Perché odi gli italiani? Perché odi i “terroni” ?

Non è niente vero. Non ci separiamo né ci stacchiamo dall’Italia perché per farlo dovremmo farne parte. Cerchiamo semplicemente la possibilità di esercitare un nostro diritto sospeso (l’autogoverno) e non lo facciamo per odio. Puntiamo solo a esercitare uno dei nostri diritti, tanto più perché i piccoli Stati sono più flessibili e riescono più facilmente a superare le crisi.  La parola “terroni” è una parola dispregiativa che non appartiene al nostro linguaggio politico e non ha alcun significato: non vediamo “terroni”, ma vediamo popoli della penisola italiana. E i popoli d'Europa.  Non spetta a noi spiegare le ragioni della nostra indipendenza, è piuttosto l'Italia a dover spiegare su quali basi continua a “trattenerci” e a considerarci una sua regione, una sua proprietà.  Pensare che essere due Stati diversi significhi odiarsi riflette l’atteggiamento mentale di uno Stato costruito sull’odio contro “i Barbari” e contro “il nemico”. Di conseguenza è un'idea naturale per la mentalità italiana, ma non appartiene alla mentalità veneta. Quando saremo indipendenti potremo essere “Stati vicini”, invece di essere sotto il dominio italiano.

 

Che senso hanno i nuovi Stati ora che l'Europa si avvia verso l'unione ?

In questi anni dell'Unione Europea sono già nati altri Stati (Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Bielorussia). La Groenlandia si avvia verso l’indipendenza. In Europa ci sono una serie di “quasi-Stati” di cui nessuno parla: Jersey, Guernsey, Man.  Il Belgio, nel cuore dell’UE, si sta gradualmente dividendo in Vallonia e Vlaanderen.  Per essere rappresentati in Europa è necessario essere uno Stato e non una regione.  Gli sloveni, ad esempio, eleggono il loro presidente che partecipa alle riunioni dei capi di Stato, eleggono i ministri che partecipano alle riunioni dell'ONU e altre organizzazioni internazionali. Vogliamo solo lo stesso diritto per il nostro Paese e la nostra gente.

 

L'Italia è il paese. Perché menzioni il tuo Paese (Veneto o Terre Venete) ?

Per noi l'Italia è uno Stato, uno Stato che in questo periodo storico applica le sue leggi nelle Terre Venete (vedi domande 3 e 4). Per gli italiani l’Italia è il loro Paese. Per noi le Terre Venete sono la nostra terra, il nostro Paese la Repubblica Veneta.
Il nostro Popolo (il popolo veneziano) è riconosciuto dalla legge italiana. Recentemente, con quasi quarant'anni di ritardo, ha dichiarato che per “popolo veneto” si intendono semplicemente gli “abitanti del Veneto”. Ma se così fosse, non ci sarebbe stato bisogno di riconoscere lo status di “popolo” solo a Veneti e Sardi (tutte le Regioni italiane dovrebbero avere questo status). Del resto, il diritto all’autodeterminazione del nostro popolo risale ben prima della dichiarazione (unilaterale) dell’Italia: il riconoscimento del nostro popolo risale al momento in cui la comunità internazionale riconobbe che l’annessione delle Terre Venete richiedeva… il consenso delle popolazioni interessate. (vedi domanda
5)


Ma io mi sento Italiano!

Libero di esserlo, i Veneti rispettano gli Italiani di più sicuramente di come gli Italiani hanno rispettato i Veneti. Noi non faremo discriminazioni.


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