Lettera al CXXI Doge A. Gardin
dal Maggior Consiglio della Repubblica Veneta
25 maggio, 2022 di
Lettera al CXXI Doge A. Gardin
Silvano Viero
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REPUBBLICA VENETA
MAGGIOR CONSIGLIO

Il Maggior Consiglio chiede pubblicamente al CXXI Doge A. Gardin, dopo il Suo ennesimo intervento atto a delegittimare il Maggior Consiglio durante una assemblea ordinaria aperta al pubblico, di porre fine alle violazioni e alle prevaricazioni comportamentali, che nulla hanno a che fare con i ruoli istituzionali del suo mandato.

Questo irrispettoso e reiterato comportamento crea un danno d’immagine alla Repubblica Veneta e al Maggior Consiglio, organo legislativo su cui siede il Doge stesso. 

Il Maggior Consiglio richiama formalmente  il Doge a non  proseguire in quei comportamenti   non consoni al lustro che si vuol rappresentare, già rilevati molteplici volte dal Maggior Consiglio e mai ascoltati  dal Doge, che ancora oggi usa comunicare a nome della Repubblica Veneta senza preventivamente informare e confrontarsi con il suo Maggior Consiglio, ma addirittura eludendo i canali ufficiali della Repubblica per affidarsi, per tal fine, a nominativi di persone sconosciute e mai presentate al Maggior Consiglio, nonostante ne avesse fatto promessa più volte ma mai mantenuta.

Il Maggior Consiglio richiama formalmente il Doge ad astenersi di attivare uffici e dare nomine senza prima essersi consultato con il Maggior Consiglio, convocandolo direttamente o attraverso la Segreteria. Non è più tollerabile che, questioni importanti di Stato, si vengano a conoscere attraverso canali web, prima che nelle sedi istituzionali.

Diffida il Doge a non appropriarsi vietandone l’uso dei mezzi di comunicazione ufficiali in carico alla Segreteria quali istituzione della Repubblica Veneta, acquisiti per mezzo del denaro devoluto spontaneamente dai propri cittadini, impedendo di fatto al Maggior Consiglio di riunirsi in assemblea ordinaria su ordini del giorno, impedendo di fatto di deliberare in merito a mezzi ed azioni necessarie alle istituzioni per strutturarsi per l’appuntamento del 1° Marzo 2023, quale obiettivo prefissato dell’esercizio di effettività già annunciata.

Il Maggior Consiglio, sentito il parere dei componenti, ha con rammarico preso atto del declivio istituzionale intrapreso dalla più alta carica rappresentativa della nostra amatissima Repubblica. 

Il Maggior Consiglio, richiama formalmente il Doge al rispetto delle istituzioni, cui Egli ne è componente e massima carica, con buon senso e rispetto delle regole di ripartizione delle responsabilità, come le nostre cariche richiedono ed impongono.

Al prossimo ed ennesimo atto d’imperio che il Doge attuerà, senza aver debitamente informato e consultato il Maggior Consiglio quale detentore della democrazia assembleare delle istituzioni statuali repubblicane Venete, si vedrà costretto a prendere in considerazione provvedimenti atti a riportare al dovuto e reciproco rispetto delle rispettive cariche, competenze e responsabilità verso il popolo tutto. 

Il ritorno della Repubblica reclama dignità e rispetto, consoni alla sua millenaria storia ed equa giustizia delle sue istituzioni, non può, e non deve, partire da presupposti che nulla hanno in comune con il nostro retaggio fondato sul bilanciamento democratico dei poteri e rispetto reciproco delle norme che lo costituiscono e salvaguardano per il bene comune. 

Il Maggior Consiglio, quindi, esorta tutti, il Doge in primis, affinché tali principi, ricevuti in eredità dai nostri Padri, siano anche il nostro bagaglio di valori, che abbiamo in compito e responsabilità di custodire.

Venezia, 23 Maggio 2022

Il Maggior Consiglio

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