15/04/2023 Visita: 413
La scuola Veneta
La scuola Veneta
Se dovessi pensare alla scuola Veneta del futuro, immagino una scuola che innanzitutto metta al centro del percorso scolastico la persona.
L'alunno (indipendentemente dall'età e dal sesso) è un individuo unico con capacità e talenti unici che meritano attenzione, empatia e rispetto. La scuola Veneta che io immagino è un luogo in cui non vi sono voti o giudizi, ma un ambiente stimolante affinché i docenti e gli alunni abbiano un dialogo costante su ciò che si può migliorare e su ciò che si può sviluppare.
Se io docente invece di giudicare un alunno gli spiego con calma ciò che ha sbagliato e lo rendo consapevole dell'errore, facendolo ragionare su come giungere da solo alla soluzione del problema, l'alunno non solo avrà capito il concetto, ma inoltre lo avrà fatto suo e non lo sbaglierà più. Nella scuola Veneta del futuro vedo stanze ampie e luminose, classi formate da o al massimo una decina di alunni e docenti appassionati veramente delle loro materie, ma soprattutto con l'attenzione rivolta alla crescita armoniosa dei propri alunni. Crescita armoniosa significa che non si guarda esclusivamente allo svolgimento di un qualsiasi programma scolastico, ma adattare l'insegnamento e gli argomenti di studio in base alle passioni e ai talenti degli alunni.
Nella scuola Veneta del futuro vedo nuove possibilità di conoscenza, come: etica, oratoria (dagli 8 anni), pensiero critico (dai 10 ai 15 anni), sensorialità per i più piccoli (dai 6 ai 10 anni) basata sul conoscere la realtà attraverso i cinque sensi, per i più grandi (dagli 11 ai 19 anni) conoscenza di se stessi con percorsi di crescita personale. Nella scuola Veneta del futuro vedo gli alunni impegnati in attività di laboratori scolastici che riguardano le arti e gli sport. Dove è presente una sana competizione basata sulla lealtà, il rispetto e l'aiuto reciproco. Risultati ottenuti non tramite l'imposizione di punizioni o giudizi, ma grazie a un profondo senso di consapevolezza di quanto sia importante rispettare se stessi e gli altri.
Se le persone indipendentemente dalla loro età, avranno capito profondamente, con consapevolezza, che un'offesa o una mala parola detta verso l'altro è soprattutto una cattiveria detta verso se stessi, allora avremo risolto qualunque problema di maleducazione e inciviltà, senza bisogno di ricorrere a provvedimenti ulteriori.
Se vogliamo un futuro migliore quindi una società migliore è necessario educare gli individui a provare Amore e Rispetto innanzitutto per se stessi. Se un individuo non si rispetta, non si ama proverà rabbia e rancore e basterà poco perché sfoghi queste emozioni verso cose e persone. Ma se invece, una persona è in armonia con se stesso, è consapevole di ciò che lo fa star bene, non ha motivo di essere violento o irrispettoso verso gli altri. Una società dolorante più internamente che esternamente, inconsapevole di ciò che accade oltre il livello fisico del proprio corpo, è una società destinata a vivere nell'entropia.
Per cambiare la società, occorre anche una scuola nuova, aperta a nuovi saperi e a nuove conoscenze. L'Essere Umano deve Evolvere! La scuola è uno dei tanti canali da utilizzare affinché ci sia il "salto di qualità" e ci dev'essere la consapevolezza che le materie insegnate come lo si è fatto dal XIX/XX secolo non funziona più!
Gli alunni hanno bisogno di essere guidati con l'empatia e i docenti dalla cattedra si dovranno spostare al sedersi a loro fianco per prenderli per mano e guidarli alla crescita e allo sviluppo dei loro talenti. Nella scuola del futuro servirà molto di più usare il cuore che la mente!
Nella scuola Veneta del futuro vedo molta poca burocrazia e molto più tempo speso in classe con gli alunni, le uniche risorse che abbiamo per un futuro migliore.