Commemorazione di Marcantonio Bragadin
Venezia - Domenica 22 agosto ore 11:00 Basilica SS Giovanni e Paolo
Commemorazione del 450° anniversario del martirio di A. Bragadin con il Regimento MARINI
ORE 10:00 Ritrovo piazzale Stazione ferroviaria S. Lucia in Venezia
Ore 11:00 Santa Messa in Basilica SS Giovanni e Paolo
Bragadin chi era costui ?
Marcantonio Bragadin [1523-1571], fu capitano a Cipro durante la guerra fra l'Impero Ottomano e la Repubblica Serenissima di Venezia. Nel 1570 gli Ottomani, sbarcarono a Cipro e cinsero d'assedio la fortezza veneziana di Famagosta, ma Marcantonio Bragadin rifiutò di arrendersi all'impero ottomano. Dopo mesi di resistenza i Turchi riuscirono a conquistare la città e il loro comandante decise di vendicarsi sull'eroico capitano. Bragadin venne mutilato al viso e rinchiuso in una minuscola gabbia lasciata al sole, con pochissima acqua e cibo. Dopo quattro giorni i Turchi gli proposero la libertà se si fosse convertito all'Islam, ma Bragadin rifiutò. Allora fu appeso all'albero della propria nave e frustato, quindi costretto a portare in spalla per le strade di Famagosta una cesta piena di pietre e sabbia. Fu infine incatenato ad una colonna nella piazza della città e qui scuoiato vivo a partire dalla testa, anche se morì prima della fine della tortura. Le sue membra squartate vennero distribuite tra i soldati e la pelle, riempita di paglia e ricucita, venne rivestita delle insegne militari e portata a cavallo di un bue in corteo per Famagosta. Era il 17 agosto 1571. (Marcantonio Bragadin/Il martirio - Venice Wiki, la guida collaborativa di Venezia)
Il macabro trofeo fu portato quindi a Costantinopoli. Nel 1577 con la Battaglia di Lepanto, i Veneziani riuscirono a fermare l'avanzata dell'impero Ottomano. Fu nel 1580 che il veronese Girolamo Polidoro, fatto schiavo, (e uno dei pochi superstiti dell'eroica guarnigione veneta di Famagosta), riuscì a trafugare i poveri resti del marchesco Bragadin da Istambul, ove era conservata come trofeo di guerra. Polidoro, fu per questo torturato e seviziato rimanendo invalido a vita. Per questo motivo li fu assegnato dal Maggior Consiglio una rendita a vita come ricompensa. A Venezia si accolse trionfalmente l'urna con i resti del Eroe Comandante e sistemata nella tomba della famiglia patrizia Bragadin nella Chiesa di San Gregorio, presso la Basilica della Salute. Nel 1596 fu poi trasferita ai SS. Giovanni e Paolo e posta in una cassettina di piombo in un incavo nel retro dell'urna sovrastata dal busto marmoreo dell'eroe veneziano. Una ricognizione eseguita nel 1961 ha confermato l'esistenza nell'urna di brandelli di pelle umana conciata. L'architettura classicheggiante del monumento è attribuita a Vincenzo Scamozzi. L'affresco chiaroscuro che raffigura lo scorticamento del Bragadin è forse di Cosimo Piazza o di Alabardi. il busto marmoreo è invece opera di Tiziano Aspetti, allievo del Vittoria
Perché dobbiamo ricordarlo?
Perché ci vogliono togliere la nostra storia?